di Donatella Bollani

Lorenzo Palmieri, designer e musicista, nel 2006 ha progettato la Paraffina Slapster per Noah, poi utilizzata da Lou Reed fino alla sua morte.

Architetto e musicista, Lorenzo Palmieri ha di recente pubblicato il suo ultimo album, La natura del parafulmine (via Metatron). Ma oltre alle note collaborazioni, ad esempio quella con Franco Battiato, la sua storia di designer di strumenti musicali ha dell’incredibile.
Nel 2007, insieme a Giulio Iacchetti, un altro designer, Lorenzo Palmieri si propone ad alcuni marchi quali la Korg, disegnando una tastiera, e Noah Guitar per cui ha progettato una chitarra elettrica. 
La mitica Paraffina Slapster, circa un mese dopo la sua produzione, è stata scelta per essere messa in mostra al Museo del Design sul Nuovo Design Italiano, alla Triennale di Milano, è stata per un anno l’oggetto in apertura del museo e ha girato il mondo tra musei e mostre sul design.

Scopri il progetto della Noah Paraffina Slapster di Lou Reed
http://lorenzopalmeristudio.it/paraffina-slapster-noah

“Dopo qualche tempo”, racconta Lorenzo Palmieri, “Un giorno, è arrivata una telefonata alla Noah Guitar in cui annunciavano la volontà di Lou Reed di venire in Italia per provare lo strumento. Che gli facessero trovare un posto per provarla e il progettista. Quando è arrivato abbiamo passato una bellissima e stranissima giornata nei laboratori della Noah guitar con i proprietari, Saturnino e Guido Harari”.

Conclude Lorenzo Palmieri: “Lou Reed ha fatto un tour mondiale e poi ha usato la mia chitarra come copertina del suo libro Lou Reed Songbook (…). Da quella volta negli uffici della Noah Guitar l’ho rivisto a Milano, quando ha suonato con Marc Ribot e John Zorn, e in qualche altra occasione in cui abbiamo cenato insieme o sono stato alle prove dei suoi concerti. Il dicembre scorso, dopo la sua scomparsa, sono stato invitato da Laurie Anderson a una sorta di festa in suo ricordo, a casa sua a New York. La sera dopo ho potuto partecipare a un concerto straordinario e privato che i suoi amici gli hanno voluto tributare all’Apollo Theatre di New York”.