di Alessandro Marchesini
Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo: viene definito proprio effetto farfalla. Piccole azioni possono contribuire a generare grandi cambiamenti.
Nel corso della storia una di queste azioni è stata compiuta per mano di un uomo che ci lasciò esattamente trent’anni fa, il 21 marzo 1991. Parliamo di Leo Fender a cui fu permesso di rivoluzionare l’intera storia della musica grazie alla creazione della chitarra elettrica Fender.
Leo Fender possedeva in California un’azienda per la riparazione di apparecchi radio. Nel 1947 insieme al suo amico, musicista e inventore Clayton “Doc” Kauffman cominciò a muovere i primi passi nella liuteria e nella creazione di nuovi amplificatori. Questo ambizioso progetto si realizzò in modo definitivo nel 1950 con la produzione della chitarra nominata Broadcaster che, a causa di una violazione di marchio registrato, successivamente prese il nome di Telecaster.
L’apice del successo però per Leo Fender arrivò negli anni successivi, prima con l’invenzione del Precision Bass (1951) che fu il primo basso elettrico della storia; poi con la nascita della Fender Stratocaster (1954) che grazie alle linee moderne del suo design e all’impugnatura ergonomica divenne lo strumento per eccellenza dei più grandi chitarristi.
A questo punto non ci resta che scoprire alcuni artisti che grazie a questa chitarra entrarono nella storia della musica:
Jimi Hendrix: tutt’oggi è riconosciuto come il più grande chitarrista di tutti i tempi. Riuscì a tirar fuori dalla sua Fender Stratocaster suoni che probabilmente nenache Leo Fender credeva fosse possibile. Fu indimenticabile quando diede fuoco alla sua Stratocaster alla fine di un concerto tenutosi in California al Monterey Festival. Alla domanda del perchè di quel gesto lui rispose: “È stato un sacrificio. Si sacrificano le cose che si amano e io amo la mia chitarra”.
David Gilmour: sono veramente pochi i chitarristi che riescono ad esprimere emozioni tramite la chitarra come David Gilmour. Il suo amore per le chitarre di Leo Fender lo portò ad acquistare la prima Stratocaster numerata in serie. La sua più famosa chitarra, la Black Strat, con cui registrò le iconiche “Comfortably Numb” e “Shine On You Crazy Diamond”, fu venduta ad un asta di benificenza per la cifra record di 3,9 milioni di dollari.
Muddy Waters: è definito come uno dei migliori bluesmen della storia.
Per ottenere questo risultato un grazie va anche alla sua fidata Fender Telecaster con cui incise pietre miliari del blues come “Mannish Boy” e “Baby Please Don’t Go”.
Keith Richards: se per molti chitarristi la carrierà decollò grazie alla Fender Telecaster, per Keith Richards fu l’esatto contrario: dopo molti cambi di chitarra solo negli anni ’70 trovò nella Telecaster quel suono che venne definito “The Sound Stone”. Indimenticambili i suoi riff di chitarra in “Honky Tonk Women” e “Start Me Up”.