di Chiara Denti
La reazione furiosa degli artisti del mondo dello spettacolo e della musica, dopo il DPCM firmato da Giuseppe Conte
Il settore dello spettacolo e della musica scende in piazza per contrastare l’ultimo DPCM firmato da Giuseppe Conte, che prevede la chiusura di cinema, teatri, convegni, fiere e tutti gli spazi adibiti a concerto. Il decreto, entrato in vigore ieri, varrà fino al 24 novembre 2020.
Queste continue restrizioni, che già a marzo, avevano colpito fortemente il mondo della musica e dello spettacolo, hanno portato i lavoratori a scendere in piazza, il prossimo 30 ottobre, nelle principali città italiane da Nord a Sud (Bologna, Torino, Milano, Roma, Perugia, Bari, Ancona Cagliari …). La mobilitazione è stata indetta da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
Il provvedimento, preso nelle ultime ore, viene ritenuto incomprensibile, vista la totale sicurezza che è presente nei luoghi adibiti a spettacolo: la riduzione della capienza nelle sale, la sanificazione costante, il rispetto del distanziamento e l’uso della mascherina.
L’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo ha rivolto un messaggio al governo, che si sta diffondendo sui social ed è stato condiviso da molti personaggi famosi che operano nel settore:
“Noi siamo tempo libero. Siamo lavoro e molto di più. Non condividiamo le decisioni prese su cinema e teatri, e non da oggi. Come intendete sostenere i lavoratori? Perché non ci ascoltate, rispondendo alla nostra richiesta di un incontro?”
Dall’inizio della pandemia, Fedez insieme a Chiara Ferragni, si sono impegnati per supportare il settore dello spettacolo e della musica: qualche settimana fa il rapper aveva già proposto ai suoi colleghi di istituire, utilizzando il cosiddetto anticipo minimo garantito, un fondo a favore delle maestranze dello spettacolo.
Fedez è ritornato, di nuovo, sui social, per ricevere un forte sostegno, sperando di riuscire a essere più persuasivo con queste parole:
“Ho aspettato 2 settimane invano che qualcuno raccogliesse il mio appello perchè non sarà una cosa che riuscirò a fare da solo, avrò bisogno di una mano da chi in questo momento ha strumenti e mezzi. Spero di riuscire a trovare dei buoni compagni di viaggio per realizzare quello che ho in testa”.
Inoltre spiega che per un po’ di tempo prenderà le distanze dai social e dalla scena pubblica, perché al momento sente l’esigenza di rimboccarsi le maniche su un progetto che per lui è particolarmente caro. Vuole provare ad essere d’aiuto ai tutti professionisti che lavorano dietro le quinte e che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi scaturita dalla pandemia.
Ha sottolineato il suo stato d’animo: “Sono incazzato, spaventato, confuso ma non voglio fermarmi, non voglio essere spettatore. Libertà è partecipazione diceva il maestro Gaber, quindi è ora di alzare il culo e darsi da fare. Non dimentico da dove vengo e per quanto possa contare sappiate che io ci sono”.
Accanto alla reazione del rapper ci sono anche altri volti noti dello spettacolo, del teatro e della danza che sono particolarmente preoccupati per la situazione. L’ex ballerino di amici Andreas Muller e la sua compagna Veronica Peparini scrivono sui social: “L’artista non è solamente il grande artista che grazie sicuramente alla propria capacità nel settore è riuscito ad arricchirsi e a poter tranquillamente sopravvivere a questo 2020, è anche lo sconosciuto al quale privandogli anche solo un settimana di lavoro gli fai un danno allucinante così comunemente come in tanti altri settori”.
A questa dichiarazione si sono uniti anche altri artisti come Alessandra Amoroso, Michele Bravi, Diana del Bufalo e Javier Rojas.