di Chiara Denti
Il titolo della prima opera Metafisica di Achille Lauro è “Love is Love”.
Il rapper ha sorpreso di nuovo il pubblico, con i suoi atteggiamenti eccessivi ed egocentrici, ponendo l’attenzione su discriminazioni e disuguaglianze che colpiscono la nostra società.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino sta ospitando la 35esima edizione del Lovers Film Festival, l’importante appuntamento che negli anni ha ottenuto sempre maggior successo e attenzione fino a diventare uno degli eventi più celebri a livello nazionale.
Achille Lauro ha presentato il nuovo progetto con un video sul profilo Instagram che conta più di 1.300.000 follower che ogni giorno seguono la sua vita tra musica, backstage, studi di registrazione e importanti messaggi con lo scopo di sensibilizzare numerose tematiche.
“Love is love” ha come protagonisti due ragazzi che si scambiano baci all’interno di una gabbia, simbolo dei pregiudizi sull’amore, che avvengono da parte del mondo esterno.
Il rapper ha accompagnato il post con questa didascalia: “Love is love”.
A seguire Achille ha aggiunto: “L’atto d’amore, rinchiuso in una gabbia da circo, diventa puro intrattenimento per il grande pubblico, mostrando la nudità percepita quando si è sottoposti a giudizio, come se la scelta di amare necessitasse approvazione o applausi”.
Il suo progetto ha subito ottenuto grande approvazione tanto da contare al momento più di 55.000 visualizzazioni e oltre 14.000 like su Instagram.
“La gabbia, minimale e fatiscente, ricorda le gabbie da circo e le due persone svestite all’interno due animali addestrati per l’ultimo spettacolo. L’atto d’amore, rinchiuso tra le sbarre, diventa metaforicamente solo intrattenimento per il grande pubblico, come se la scelta di amare necessitasse approvazione o applausi, raccontando la nudità che si percepisce quando si è sottoposti a giudizio”.
L’opera rappresenta la purezza di chi vuole solo scegliere l’amore in libertà, in contrapposizione agli stereotipi che stanno alla base della società e condizionano il modo di pensare riguardo a molti temi.
L’artista ha poi partecipato, in collegamento da casa, anche a ‘Conversazioni maleducate’, una chiacchierata sul tema della mascolinità tossica con la direttrice artistica del festival Vladimir Luxuria.
1969 – Achille Idol Rebirth, l’album di Lauro uscito il 25 settembre in una speciale riedizione che contiene gli inediti Maleducata soudtrack di “Baby 3” e “C’est la vie” feat Fiorella Mannoia, è certificato Disco di Platino.
Inoltre l’album ha debuttato ai vertici delle classifiche di vendita Fimi/Gfk ad è ancora stabile in Top 10, con due dei successi al suo interno già certificati Platino: la ballad 16 marzo, che conta oltre 30 milioni di ascolti sulle diverse metafore, e Bam Bam Twist, tormento estivo che richiama il ballo più sexy e provocante della storia, ancora tra i brani più trasmessi in radio.
L’album è disponibile anche in una speciale versione in vinile picture disc in edizione limitata con contenuti personalizzati dall’artista: anche il picture disc, al suo debutto ha conquistato il podio della classifica vinili Fimi/Gfk.
Il 2020 per il poliedrico rapper è un continuo viaggio, che lo ha portato alla consacrazione nell’Olimpo della musica italiana: 442 milioni di streams per i suoi brani e oltre 100 milioni di views totali su You Tube.
Achille ha partecipato per la seconda volta al Festival di Sanremo, e quest’anno ha portato “Me ne frego” sorprendendo tutti con i suoi look esorbitanti.
In tutti i suoi progetti musicali Lauro è stato capace di demolire ogni stereotipo, diventando un inno al no gender, oltre al maschile e al femminile; sempre pronto a muoversi con agilità tra diversi generi ed epoche.